Il Seminario, svolto in modalità online, è stato introdotto puntualmente dalla collega Maria Cristina Calzolari, Membro Ordinario SPI/IPA, che ha ricordato come l'acronimo BAG (bambini, adolescenti e genitori), racchiuda il concetto caro a Bion di “contenuto/contenitore”, in un intreccio, un incontro che parta dalla sofferenza per giungere ad accogliere i nuovi bisogni emergenti. Il clima di incertezza nel quale navighiamo a vista ci porta ad adattamenti del setting, a sopportare/ascoltare/vivere sconcerto, fatica, preoccupazione per la situazione pandemica ancora in essere. Calzolari anticipa che il Seminario tratterà di situazioni toccanti, fra clinica e teoria, fra l’utilizzo dello strumento psicoanalitico e tecnologia, ricordando l’importanza del nostro setting interno e spazio potenziale di incontro.

La relatrice, Dott.ssa Maria Grazia Fusacchia, Psicologa, Psicoterapeuta dell'Età Evolutiva, Membro Ordinario SPI/IPA, Esperto B/A, ha iniziato la lettura del suo ricco ed articolato lavoro, citando un frammento tratto da Il disagio della civiltà (S. Freud, 1929) nel quale si considera l’uomo come una specie di “dio-protesi, magnifico quando equipaggiato da tutti i suoi organi accessorie; questi però non formano un tutt’uno con lui e ogni tanto gli danno ancora filo da torcere…”.

Parlare di protesi, accessori, porta a riflettere su quali significati attribuire ai cambiamenti nell’era digitale, nella quale siamo immersi.

La relatrice riporta che già nel 2018 il rapporto Censis aveva classificato alcuni problemi dell’era digitale: la tendenza a favorire una visione individualistica, centrata su di sé; la diffusione di comportamenti violenti, come cyberbullismo e diffamazione; la necessità della protezione della privacy per limitare la manipolazione delle informazioni.

L’iniziale entusiasmo che ha accompagnato l’avvento e l’utilizzo dei social ha gradatamente lasciato emergere aspetti insidiosi, seduttivi e pericolosi soprattutto per lo sviluppo di bambini e adolescenti, alla luce anche di una nuova innovazione come il Metaverso, spazio virtuale, facilmente raggiungibile, dove si può vivere come si vuole.

La pandemia ha creato un'accelerazione nell’utilizzo della tecnologia, in quanto ha rappresentato un mezzo necessario per contenere le angosce, i sentimenti di smarrimento e di solitudine, abbattendo anche le difficoltà legate alla distanza e al contagio. Il termine contagio rimanda al toccare (tangere), come se il contatto assumesse un’accezione negativa, legata alla trasmissione del virus, e l’incontro reale portasse in sé malattia o morte.

Fusacchia sottolinea che dal lockdown i rapporti interpersonali si sono dislocati dallo spazio fisico e reale ad uno virtuale, come una migrazione che ha potenziato alcuni canali sensoriali, escludendone altri, come il corpo. In brevissimo tempo abbiamo dovuto adattare e adottare variazioni del setting, ritrovandoci in un paradosso: la seduta a distanza ci ha portato nell’ambiente familiare, intimo dei nostri pazienti.

Dai resoconti clinici si evince che per alcuni pazienti il ricorso a sedute da remoto ha permesso di sentirsi più protetti, spontanei, mentre per altri ha portato ad una pervertizzazione della relazione terapeutica.

Per i terapeuti tale modalità a distanza ha suscitato senso di affaticamento, stanchezza, sonnolenza, come manifestazioni di una lotta contro le angosce di impotenza, di sparizione, in uno sforzo per evitare che tali spinte al disinvestimento travolgessero l’alleanza terapeutica e il legame con l’altro.

La relatrice sottolinea come, in questa situazione, sia stato necessario ricorrere alla creatività come capacità soggettiva di rispondere alle pressioni della realtà esterna trovando modi nuovi per salvaguardare la continuità del nostro pensiero e dell’investimento dell’altro. Per citare Winnicott (1970) “la creatività è l’azione che deriva dall’essere, segno che colui che è, è vivo” (Dal luogo delle origini).

Un concetto elaborato da Fusacchia è la migrazione del setting* inteso come un adattamento, rimaneggiamento del setting tradizionale, quale bussola, contenitore e strumento essenziale nel lavoro terapeutico. Non mancano i riferimenti clinici passati a variazioni e alterazioni del setting, ma nel caso delle sedute da remoto è l’area sensoriale, costitutiva delle prime esperienze dell’incontro, che può subire una grave limitazione o in alcuni casi alterazione.

Nel corso della pandemia sono aumentati gli accessi ai pronto soccorso da parte di soggetti in età evolutiva con quadri di sintomatologia grave (tentativi di suicidio, disturbi alimentari, atti di autolesionismo, stati di ritiro/depressione) e ci si può chiedere se tali disagi psichici fossero già presenti e siano stati slatentizzati dalla perdita di punti di riferimento reali, quali gruppi di coetanei, scuola etc…

Con gli adolescenti siamo abituati ad un setting flessibile, discontinuo, come a seguire le numerose, imprevedibili oscillazioni interne dello sviluppo e alle prese con la necessità di misurare la tenuta dell’analista.

Per la relatrice, anche attraverso la discussione di vignette cliniche suggestive ed esemplificative, il passaggio alla seduta da remoto ha svolto, in alcune situazioni, una funzione di “regolatore della distanza, non solo fisica, ma rispetto a stati di eccitazione e di tensione che a volte sono difficilmente sopportabili”.

Per concludere Fusacchia sottolinea come i cambiamenti del setting in realtà fossero già in atto e citando Anzieu (1975) ricorda che “un lavoro psicoanalitico deve svolgersi là dove sorge l’inconscio (...), ovunque un soggetto possa raccontare le sue angosce e i suoi fantasmi a qualcuno che suppone li capisca e sia capace di rendergliene conto”.

I numerosi interventi, al termine della stimolante e generosa relazione, hanno creato un clima di co-costruzione e condivisione, che a partire dagli aspetti teorici si è aperto ad associazioni cliniche da parte dei numerosi partecipanti.


* al quale è stato dedicato una giornata di studio all’Istituto Winnicott di Roma i cui contributi sono stati pubblicati sulla Rivista Richard e Piggle 29/1/2021.

 

 

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