Una figlia d’anima, bimba ceduta dalla povertà di una donna alla sterilità di un’altra. Un bellissimo romanzo di formazione, una storia dura e intensa come la terra aspra di Sardegna che la Murgia descrive con sapienza. Una riflessione etica profondamente lavorata sull’eutanasia e su quanto deve costruirsi la nostra maturità emotiva per sostenere la complessità del conflitto e dell’equilibrio dei valori, superando la protervia dei facili giudizi che si illudono di tutto comprendere prima di conoscere e riconoscersi implicati.

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