L'adolescenza e la post-adolescenza in un paese collocato entro il cuore del grande Nord divengono voragini di assenza e fucine di distruzione. Un libro che, con realismo e senza coperture, mette in luce i problemi di una società ancestrale e non integrata, privata di radici a cui ancorarsi e senza la possibilità di conoscere trasformazioni. L'incontro con la vita dei giovani in Groenlandia è un impatto violento e angoscioso, segnato sovente dal suicidio. Il tutto si ambienta sullo sfondo di una natura selvaggia e maestosa percepita come il riflesso ineludibile della crudeltà dell'esistenza e della distanza tra le generazioni. Il silenzio assordante delle lontananze diviene, nel romanzo, lo iato del vuoto di parola e di rappresentazione fino all'incontro con la misteriosa valle dei fiori: spazio fuori del tempo, avulso dalla memoria collettiva.
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