Come uomini e donne di questa epoca e di questo mondo siamo sgomenti di fronte a quanto accaduto qualche giorno fa, nella notte del 13 giugno del 2023, nelle acque dell'Egeo, non distante da Pylos, nel sud del Peloponneso, dove un peschereccio, l' “Adriana”, è affondato portando con sé le vite di circa 600 uomini, donne, bambini e bambine.
Profughi del dolore
Naufraghi, la mente sanguina
i corpi straziati
nel Mediterraneo
nelle strade della disperazione,
colpevoli e vittime profughi del dolore,
incapaci,
nella Babilonia che crolla
R. De Thomasis
Anche come psicoanalisti non abbiamo parole per questa tragedia, forse solo il silenzio può confrontarsi con essa ed esserne testimone.
Sappiamo che, come uomini e donne corriamo il rischio di eliminare l'Altro per tanti motivi, piccoli o grandi. E l'indifferenza ci difende dal prenderne atto.
Giro di vite
Giro di vite sui nostri cuori
abbandoniamo al naufragio i nostri fratelli
serriamo paesi, le strade
i nostri confort,
non dividiamo il lavoro.
Non vogliamo guardarli negli occhi
pozzi di disperazione
che tappiamo con pietre
come se il fiume della Storia
non stracciasse i nostri divieti.
Chirurghi incapaci
che amputano speranze, Edipi ciechi che brancolano soli
R De Thomasis
Ma conosciamo anche il valore della memoria e come questa possa tenere vivo dentro di noi “un oggetto da salvare” che, a sua volta, ci permetta di salvarci, come ci ha ricordato Silvia Amati Sas.
Quest'anno UNHCR, in occasione della giornata del Rifugiato, ha lanciato una campagna che ha come obbiettivo quello di far conoscere i loro sogni e le loro speranze: prendersi cura della propria famiglia, avere un lavoro, andare a scuola e avere un posto che si possa chiamare casa.
Come psicoanalisti cerchiamo di aiutare i nostri e le nostre pazienti a sognare ciò che non hanno potuto fare ancora, facciamo spazi per nuove vite. In queste circostanze ci interroghiamo sulla capacità degli uomini e delle donne di questo tempo di legittimare i sogni di tutti. Siamo pronti ad accogliere i sogni delle persone vicine e lontane da noi, siamo pronti a dare ad essi cittadinanza ? Siamo pronti a sognare assieme? A lasciare che il mare faccia da rotta ai sogni degli uomini?
Prendiamoci allora la responsabilità di non perdere il contatto con l'umanita che è in noi e con l'umano che ci appare “straniero”, facciamolo avendo in mente le molte persone che non abbiamo potuto salvare dalla morte biologica e proviamo a pensare i loro pensieri e a sognare le loro vite. Venivano dalla Siria, dal Pakistan, dall'Egitto.
“In questa ultima chiamata, l'uomo con cui parlavo mi ha espressamente detto: Sento che sarà la nostra ultima notte di vita”.
Nawal Soufi, in contatto con i e le migranti sul peschereccio
“Dammi l’acqua ,
dammi la mano,
dammi la tua parola che siamo,
nello stesso mondo” .
Livia Chandra Candiani
Gli psicoanalisti del gruppo PER del CPB
Siamo spiacenti di dover comunicare che la prevista giornata Psiche Dike del prossimo 6 maggio 2023 sul tema “LA VIOLENZA DOPO LA VIOLENZA – la complessa ricostruzione del sé” per motivi tecnico organizzativi che non riusciremmo a risolvere in tempo per poter garantire la consueta buona riuscita dell’evento, dovrà essere rinviata al periodo autunnale in una data che verrà a breve precisata.
Ne siamo spiacenti ma ci auguriamo di avervi comunque sempre numerosi e attenti interlocutori al nuovo appuntamento.
La segreteria organizzativa CPB
Il convegno è aperto a tutti in diretta e successivamente sarà disponibile la registrazione.
Il Libro dei sogni è un viaggio attraverso le stanze più segrete e intime della creatività del regista riminese e non solo sarà analizzato e discusso all’interno di interventi specifici, ma fornirà spunti per la definizione della poetica di Fellini, o per la disamina di figure, temi, icone, riferimenti, citazioni e luoghi del cinema felliniano.
Il volume costituisce un'esplorazione a più voci, da un punto di vista psicoanalitico, dell'opera cinematografica e grafica del grande Federico Fellini, regista capace di comunicare, attraverso il suo straordinario linguaggio evocativo, le ambiguità dell'animo umano, le sue contraddizioni, le sue pulsioni, le spinte dell'eros e gli istinti di morte.
I curatori hanno raccolto i lavori di prestigiosi psicoanalisti, italiani e stranieri, in modo da fornire un'ampia e articolata lettura della felice contaminazione fra la settima arte, che con Fellini tocca punte fra le più alte, e l'analisi del profondo.
Interventi di
Simona Argentieri, Angelo Battistini, Vittorio Boarini, Glauco Carloni, Cinzia Carnevali, Massimo De Mari, Antonino Ferro, Christian Gaillard, Gianfranco Miro Gori, Lella Ravasi Bellocchio, Bruce Sklarew, Alberto Spadoni, Gabriella Vandi, Gino Zucchini.
Maria Moscara, Elisa Bergonzini “Integrating the principles of transference- focused psychotherapy with psychiatric consultation for patients admitted to a general hospital: A clinical application of a psychotherapeutic tool” Int J Appl Psychoanal Studies. 2020;1–12 DOI: 10.1002/aps.1661
Recensione di Laura Ravaioli
L’articolo pubblicato sull’ International Journal of Applied Psychoanalytic Studies da Maria Moscara, psicoanalista SPI e psichiatra presso il Dipartimento di Salute Mentale di Modena, insieme alla collega Elisa Bergonzini, psicologa, viene in aiuto alle equipe mediche che si trovano a trattare con pazienti con comportamenti sfidanti e disturbi di personalità.
Il titolo “Integrare i principi della psicoterapia focalizzata sul transfert con la consultazione psichiatrica nei pazienti in ospedale: un’applicazione clinica di uno strumento psicoterapeutico” ci immerge da subito nella situazione complessa in cui diagnosi e trattamento medico devono necessariamente accompagnarsi ad una buona alleanza con il paziente, e spesso è la mancanza di quest’ultima che porta alla consultazione con i clinici di area psichiatrica e psicologica.
Ma cosa avviene in una consultazione psichiatrica in ospedale e quali i riferimenti interni dello psicoanalista a guidarlo in questa che potremmo considerare senz’altro un’estensione del metodo, da sostenere e incoraggiare?
La consultazione psichiatrica in un reparto ospedaliero avviene, come sottolineato dalle autrici, in un setting atipico e complesso. I contesti sono diversi, perché ogni reparto è un ambiente a sé stante, ma condividono la necessità di definire diagnosi e trattamento nel più breve tempo possibile. A tal fine, lo scopo di un colloquio psichiatrico o psicologico con un paziente che manifesta un comportamento problematico, tra cui bassa aderenza alle indicazioni mediche, è proprio quello di superare la rottura nell’alleanza terapeutica e fornire all’equipe indicazioni per gestire la relazione con questi pazienti, spesso dello spettro borderline e narcisistico, in cui le condizioni di malattia e ospedalizzazione enfatizzano il vissuto di dipendenza e i meccanismi per difendersene.
Alcune specificità dello psichiatra o psicologo ospedaliero sono la conoscenza delle condizioni mediche e dei farmaci, la valutazione della struttura di personalità ed un’ampia capacità di fare ipotesi di diagnosi differenziale tra le comorbidità mediche e psicologiche. In particolare, aggiungo che quest’ultimo aspetto richiede un’apertura al confronto con gli altri clinici che parte innanzitutto da una mente elastica ma tenace, capace di riconoscere ed aggirare i pregiudizi e di creare rapporti di fiducia reciproca.
Le colleghe hanno preso a riferimento il concetto di catamnesi di Zapparoli (1985) e la psicoterapia focalizzata sul transfert (TFP) sviluppata e validata al Personality Disorder Institute del Sanford Weill Cornell Medical College. Essi sono applicati ad un’intervista flessibile che spazia dall’anamnesi clinica medica generale fino a quella familiare, con attenzione alla presenza di dolore fisico ed alle disabilità causate dalla malattia.
La catamnesi, in particolare, approfondisce la storia clinica del paziente e il suo rapporto con i curanti, evidenziandone gli aspetti interpersonali coscienti e le aspettative inconsce che influenzano la relazione medico-paziente attuale.
La psicoterapia focalizzata sul transfert recupera concetti psicoanalitici cardini quali neutralità, discutendone il difficile assetto all’interno di un’equipe da cui è necessario tenersi in equidistanza, ma il cui sostegno è necessario per poter motivare la consultazione, e l’attenzione alle dinamiche precoci transfert-controtransfert, in particolare con pazienti i cui disturbi di personalità portano ad oscillare rapidamente tra facili idealizzazioni e terribili svalutazioni che si abbattono su tutta l’equipe.
Il caso clinico riportato ci illustra la consultazione psichiatrica con un paziente ospedalizzato per una patologia cardiaca e bassa aderenza alle raccomandazioni mediche: nel corso del colloquio vediamo snodarsi pian piano le motivazioni inconsce di resistenza al trattamento, la seduttività svalutativa si rivela nei suoi aspetti difensivi e ne risulta un racconto in cui respiriamo la suspence dei primi incontri con un nuovo paziente.
Auguro quindi a tutti una buona lettura.
Il progetto “Adolescenti e Migranti 2019/2020 - Musica, Poesia di resistenza e Azione”, a cura di Cinzia Carnevali è stato un momento di incontro tra adolescenti e richiedenti asilo che quest'anno ha utilizzato il rap come forma artistica di resistenza alla disgregazione del sistema sociale.
Con la collaborazione di Lorenzo Cappadone KD One, e promosso da Società Psicoanalitica Italiana SPI, Centro Psicoanalitico di Bologna, Società Italiana di Psicodramma Analitico S.I.Ps.A e C.O.I.R.A.G, Associazione Arcobaleno e la collaborazione di Associazione Margaret, Istituto Scienze dell’Uomo-progetto Interazioni, Cooperative CAD e Cento Fiori e le Scuole Superiori: Liceo “Cesare-Valgimigli”, IPSCT “Luigi Einaudi” di Rimini e Liceo Scientifico -Artistico “Volta-Fellini” di Riccione.